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Il calcio e la proprietà transitiva
Autore: Celta

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Rizz: Verona - Torino ricordo un aereo gigantesco di polistirolo lanciato dalla curva. Correva l'anno? Che tempi...
elfodegoma: Hellas-Torino - ricordo uno 0-1 in coppa Italia e sembravamo fuori ed invece al ritorno fu 1-2 ma in quel caso la matematica ci premiò con il valore doppio del goal in trasferta e passammo noi.
Rizz: Verona - Torino ricordo un aereo gigantesco di polistirolo lanciato dalla curva. Correva l'anno? Che tempi...

Non sono mai stato amante della matematica, con tutte quelle formule e regole; va da se che faccio fatica a ricordare ora, a distanza di tempo…tanto tempo dagli splendidi anni scolastici, i suoi enunciati.
Di uno solo ricordo ancora seppur vagamente la definizione.
“La proprietà transitiva indica che se l'elemento 1 è uguale all'elemento 2, e il secondo è uguale ad un terzo, segue necessariamente che il primo elemento è uguale al terzo”
Se riprendo in mano il calendario dello scorso campionato tra la 22esima e la 24esima giornata in sequenza vi furono le partite Hellas Verona-Torino 1-3, Genoa-Hellas Verona 5-2 e Hellas Verona-Roma 1-1; quindi sconfitta, sconfitta, pareggio. Nel campionato in corso tra la prima e la terza giornata Hellas Verona-Roma 1-1, Genoa-Hellas Verona 2-0 e Hellas Verona-Torino che si disputerà domenica. Tutto al rovescio, ma tutto per ora purtroppo uguale… che sia per colpa della proprietà transitiva?

Hellas Verona – Torino 13 settembre 2015 ore 12,30

Ogni volta che vedo le maglie granata, mi vengono in mente le vecchie sfide, quando ancora c’era il gemellaggio fra le curve, accordo sugellato dal grido di “juve, juve vaffanculo” di un intero stadio…40000 persone, un unico pensiero.
Passano gli anni, si chiude il gemellaggio, ma le sfide con il toro rimangono sempre impresse; probabilmente per le sconfitte rimediate… ed una in particolare.
Correva l’anno 2002…ma non era l’unico a correre il 2002, purtroppo per noi correva tanto anche un tal José Maria Franco, giocatore di colore del Torino nel campionato 2001-2002;
Chiudo gli occhi e rivivo ancora la scena… sono seduto li, nel mio posto in ovest…
Minuto 26 del primo tempo… azione di calcio d’angolo per noi, alla mia sinistra; tutti in avanti i nostri, spinti da un tifo incessante per cercare il gol della vittoria che ci permetterebbe di respirare ed uscire dal vortice di risultati e prestazioni negative che, dopo un girone d’andata straordinario ci stavano portando verso i bassifondi della classifica.
Sul corner, recupera palla il toro con Franco che parte bruciando i nostri, azz quanto corre sto qua, fermalo falcialo…macché imprendibile… si fa tutto il campo palla al piede ed alla fine “uccella” Ferron…
Ecco, chissà perché, ma quel minuto 26 per me è stato l’inizio della fine, il momento esatto in cui ho avuto la percezione che qualcosa era irrimediabilmente cambiato.

Lo scorso campionato 07 febbraio 2015 ore 18 Hellas Verona – Torino
Di questa partita si ricorderà soprattutto la presenza in campo dall’inizio di Javier Saviola, giocatore di classe sopraffina, ma ormai agli sgoccioli della carriera, invocato come “salvatore della Patria” da alcuni tifosi, ma relegato da Mandorlini molto spesso in panchina ed utilizzato solo per brevi scampoli di fine gara (quando il Mister lascia qualcuno in panca ha sempre le sue buone ragioni n.d.r)
Inizio al fulmicotone dei granata che, conoscendo probabilmente bene il nostro gioco, asfissiano il nostri giocatori in possesso di palla, senza darci così la possibilità di ragionare e ripartire dopo i loro attacchi. Dopo l’avvio sofferto, un po’ alla volta il Verona prende in mano la situazione e comincia a macinare gioco con un buon possesso palla; tra i nostri spicca l’oplita greco Panagiōtīs Tachtsidīs, che svegliatosi dal torpore ellenico frutto della loro filosofia di vita… Αργά αργά (sigà sigà) ovvero piano piano, da buon ex gioca una splendida partita.

Nel momento migliore dell’Hellas al 32esimo… ecco purtroppo riaffiorare improvvisamente le nostre amnesie.
Azione del Torino, soliti erroracci della nostra difesa, prima al limite e poi all’interno dell’area con un batti e ribatti degno dei migliori flipper…
“l’è mia, no l’è tua, no l’è del can…. “ la palla arriva a Martin che “ahm”…fa un boccone di Benussi che, indeciso se uscire o rimanere in porta, alla fine rimane a mezza via e viene fregato.
E che cazzo…ma con i granata deve essere sempre così?
Il Verona non ci sta e spinge per riacciuffare un pareggio tutto sommato meritato…niente da fare, nonostante gli sforzi di un incontenibile Toni si va al risposo sullo 0-1
Dai, abbiamo comunque ancora metà partita per recuperare …dai Butei …”non vi lasceremo mai SOLI” il nostro coro dagli spalti.
Giusto el tempo de na “bireta” e le ciacole coi vicini, che comincia il secondo tempo.
Non vi lasceremo mai soli…meglio soli che male accompagnati però… e quest’anno il nostro Hellas per via di compagnia pare sia proprio messo male, soprattutto nei ruoli in difesa dove a cercare di difendere la nostra area c’è un giocatore brasiliano, un tal Marques, che, dopo essersi perso per l’ennesima volta il giocatore avversario, vedendolo partire in area in velocità, forse per la paura di rimanere solo… preso dalla “saudade” nei suoi confronti, per fermarlo si inventa un’entrata assassina da dietro… rigore ineccepibile…
Sul dischetto Quagliarella, direttamente dalla terra del vesuvio, con il solito dente avvelenato campano… batte forte, centrale, a metà tra il cucchiaio ed il tiro a sfondare la rete… Benussi si getta....0-2
Gol con a seguire l’immancabile gestualità napoletana che ormai tutti i giocatori figli di Giulietta usano quando segnano nel Tempio dell’Hellas… ”se te fusse vegnù quel che t’ho augurà, caro el me pulcinella, te saressi ancora sentà sul water”.
E avanti coi cori…..“vi sosterremo sempre più”; si, ma non l’è che i zugadori i n’ha ciapà par dele stampele però? Con errori così marchiani in fase difensiva nemmeno con “Gugole e Salà” podemo sostenerli…altro che cori. (per i non veronesi http://imprese.link/576390-gugole-sala-srl)
Come una corrida, ma a ranghi invertiti, il toro muove la sua “muleta” rossa e noi ipotetici toreri, spinti solo dalla carica nervosa continuiamo a lottare perdendo lucidità ed energie. Fuori Hallfredsson e Pisano dentro Gomez e l’altro greco, Lazaros, che però non essendo un ex, si mette in moto e compie tutte le azioni “pianopiano”… ma sto qua el brusava l’erba ai mondiali…che el sia so fradel gemel o el sia veramente lù? è la domanda che serpeggia fra i presenti.
Per andare in rete ci vuole un guizzo del solito (giusto per rimanere in tema di guerrieri) Legionario Luca Toni che presa palla dopo un errore di Glik, si infila nel buco della difesa torinista e poco dopo il limite dell’area fa partire un tiro che si infila alla destra di Padelli. 85cinquesimo, magari riusciamo a recuperarla… stiamo attaccando a testa bassa, mettendo in seria difficoltà i granata con le azioni di Gomez ed ancora Toni…..ma perché solo ora?
Passano inesorabilmente i minuti, 4 di recupero… penso: “finché c’è vita c’è speranza, possiamo farcela dai…l’Hellas mandorliniano c’è già riuscito più volte ed il Torino dopo aver speso tanto è ormai alle corde”.

Chiudo gli occhi e rivivo ancora la scena… sono seduto li, nel mio posto in ovest… proprio come 13 anni fa…
Minuto 93 del secondo tempo… azione di calcio d’angolo per noi, alla mia sinistra.….
Corner per noi e stiamo attaccando dalla mia destra alla mia sinistra? …oddio no…no un déjà vu…no, non proprio ora…
Battiamo l’angolo, palla persa… ora come allora un ragazzo di colore, che stavolta di nome non fa Franco, ma El Kaddouri, prende palla e corre veloce verso la nostra area… si fa tutto il campo e dal limite dell’area fa secco Benussi. Con un bel tiro a giro… 1-3 partita finita in ogni senso.
Affanculo la proprietà transitiva… è proprio vero quello che mi insegnavano da piccolo, la matematica non è un’opinione!

Corsi e ricorsi che si presentano, ma l’Hellas di Mister Mandorlini e Patron Setti, ci ha abituato spesso a veder sovvertite tradizioni di risultati e cabala… chissà che domenica, complice l’orario della partita (nefasto), non cuciniamo per i granata delle belle Criadillas fritas, magari prelevandole proprio da loro.

A proposito infine della proprietà transitiva poi…
visto che la “mate” no la me ancora adesso simpatica, anzi, la me da proprio fastidio, non sarìa par niente mal ribaltar sta legge e far in modo che la transizione nel balon no la ne fassa più danni.

Celta

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